OSIRIS-REx cerca risposte alle domande fondamnetali dell'esistenza umana: da dove veniamo? Qual è il nostro destino?
Gli asteroidi, ovvero i residui del processo di formazione del Sistema Solare, possono rispondere a queste domande e insegnarci la storia del Sole e dei pianeti.
La sonda spaziale OSIRIS-REx è in viaggio verso Bennu, un asteroide carbonaceo la cui regolite può conservare elementi appartenenti all'inizio del nostro Sistema Solare. Bennu potrebbe conservare i precursori molecolari all'origine della vita e degli oceani della Terra. Bennu è anche uno degli asteroidi potenzialmente più pericolosi, in quanto ha una probabilità relativamente alta di colpire la Terra verso la fine del 22° secolo. OSIRIS-REx determinerà le proprietà fisiche e chimiche di Bennu, che sarà fondamentale conoscere in caso di una missione per il contenimento dell'impatto. Inoltre gli asteroidi come Bennu contengono risorse naturali come acqua, sostanze organiche e metalli preziosi. In futuro questi asteroidi potrebbero consentire di alimentare l'esplorazione del sistema solare con veicoli spaziali robotizzati e con equipaggio umano.
OSIRIS-REx è stato lanciato da Cape Canaveral, in Florida, su un razzo Atlas V 411 l'8 settembre 2016 alle 19:05 (EDT). Ha orbitato il sole per un anno, e poi il 22 settembre 2017, ha usato il campo gravitazionale terrestre per cambiare la sua traiettoria in modo da raggiungere Bennu. Nell'agosto 2018 è iniziato l'approccio di OSIRIS-REx a Bennu. Il veicolo spaziale ha usato una serie di piccoli propulsori di razzi per raggiungere la velocità di Bennu e si è incontrata con l'asteroide il 3 dicembre 2018.
Dopo l'arrivo la navicella spaziale ha iniziato un'indagine dettagliata dell'asteroide. Il processo durerà oltre un anno e includerà l'identificazione e la mappatura di potenziali siti di esempio. Sarà selezionato un sito finale e, nel luglio 2020, il veicolo spaziale toccherà brevemente la superficie di Bennu per recuperare un campione. Il braccio di campionamento entrerà in contatto con la superficie per circa cinque secondi durante i quali rilascerà un'esplosione di gas azoto. La procedura farà sì che le rocce e il materiale di superficie vengano agitati e catturati dalla bocca del campionatore. La navicella ha abbastanza azoto per consentire tre tentativi di campionamento così da raccogliere tra 60 e 2000 grammi (2-70 once).
Nel marzo 2021 si aprirà la finestra idea per la partenza dall'asteroide e OSIRIS-REx inizierà il suo viaggio di ritorno sulla Terra giungendo due anni e mezzo dopo, il 24 settembre 2023. La capsula di ritorno del campione si separerà dalla navicella spaziale ed entrerà nell'atmosfera terrestre. La capsula contenente il campione sarà raccolta presso la Utah Test and Training Range. Per due anni dopo il ritorno del campione (dalla fine del 2023-2025) il team scientifico catalogherà il campione e condurrà le analisi necessarie per raggiungere gli obiettivi della missione scientifica. La NASA conserverà almeno il 75% del campione presso il Johnson Space Flight Center della NASA a Houston per ulteriori ricerche da parte di scienziati di tutto il mondo, comprese le future generazioni di scienziati.
Le operazioni di asteroide per la missione OSIRIS-REx sono iniziate nell'agosto 2018, quando la navicella ha catturato la sua prima immagine di Bennu da una distanza di circa 1,2 milioni di miglia (due milioni di km), e proseguiranno fino al marzo del 2021 quando inizierà il suo viaggio di ritorno verso Terra. L'arrivo ufficiale della nave spaziale a Bennu è avvenuto il 3 dicembre 2018.
Le operazioni sugli asteroidi sono divise in nove fasi, ciascuna progettata specificamente per consentire al team di missione di svolgere la propria analisi dell'asteroide, imparare a spostare in sicurezza la navicella in microgravità e identificare il miglior sito di raccolta del campionecampione.
O - Origine | SI - Interpretazione dello Spettro (Spectral Interpretation) | RI - Identificazione delle risorse (Resource Identification) | S - Sicurezza | REx - Esploratore della Regolite (Regolite Explorer) |
Ritornare e analizzare un campione di un asteroide ricco di carbonio incontaminato per studiare la natura, la storia e la distribuzione dei suoi minerali e del materiale organico. | Definire le proprietà globali di un asteroide ricco di carbonio primitivo per consentire un confronto diretto con i dati telescopici esistenti a terra per tutti gli asteroidi. | Mappare le proprietà globali, la chimica, la mineralogia di un asteroide ricco di carbonio primitivo per definire la sua storia geologica e dinamica e fornire il contesto per il campione restituito. | Misurare l'effetto Yarkovsky, ovvero la forza causata dall'emissione di calore da un asteroide rotante che può cambiare la sua orbita nel tempo, su un asteroide potenzialmente pericoloso e scoprire quali proprietà degli asteroidi contribuiscono a questo effetto. | Documentare la trama, la morfologia, la geochimica e le proprietà spettrali della regolite nel sito di campionamento. |
OSIRIS-REx contiene cinque strumenti per esplorare Bennu, ognuno dei quali fornisce informazioni importanti per la missione. Questa suite di strumenti viene utilizzata per il telerilevamento o la scansione della superficie dell'asteroide. Questi mapperanno Bennu e stabiliranno ciò che costituisce l'asteroide, inclusa la distribuzione di elementi, minerali e materiale organico.
08-09-2016 | OSIRIS-REx: lancio da Cape Canaveral | |
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31-12-2018 | OSIRIS-REx: inserimento nell'orbita di Bennu | |
10-09-2019 | OSIRIS-REx: termine mappatura superficie di Bennu | |
14-04-2020 | OSIRIS-REx: manovra test di Checkpoint | |
11-08-2020 | OSIRIS-REx: manovra test di Matchpoint | |
20-10-2020 | OSIRIS-REx: raccolta di campioni dall'asteroide Bennu | |
03-03-2021 | OSIRIS-REx: inizio viaggio di rientro sulla Terra | |
24-09-2023 | OSIRIS-REx: rientro sulla Terra (deserto Utah) |
Asteroide di tipo Apollo scoperto nel 1999, misura circa 500 m e si classifica tra gli asteroidi carboniosi di tipo B.
Gli obiettivi scientifici chiave di OSIRIS-REx includono:
I nomi delle caratteristiche della superficie Bennu approvati dalla IAU (Unione Astronomica Internazionale) sono elencati di seguito. I diversi tipi di terreno di Bennu - tra cui regioni (vaste regioni geografiche), crateri, dorsa (creste), fossae (scanalature o trincee) e saxa (rocce e massi) - sono stati chiamati come le creature simili a uccelli nella mitologia e nei luoghi a loro associati.
Tlanuwa Regio
Prende il nome da un uccello gigante che ha sparpagliato sulla Terra pezzi di un serpente che si sono trasformati in colonne di rocce nella mitologia Cherokee. La Tlanuwa Regio è un'area coperta da grandi massi nell'emisfero meridionale di Bennu.
Benben Saxum
E' il nome di un antico tumulo egizio sorto dalle acque primordiali del Nu. Nella mitologia egizia, il dio Atum si stabilì su Benben per creare il mondo dopo il suo volo sulle acque sotto la forma dell'uccello Bennu. Il Benben Saxum è il masso più alto di Bennu.
Roc Saxum
Prende il nome del Roc, un enorme uccello rapace nella mitologia araba del Medio Oriente. Il Roc Saxum è il più largo macigno presente su Bennu.
Simurgh Saxum
Simurgh è definito l'uccello benevolo nella mitologia persiana e si narra che possedesse tutta la conoscenza. Il Simurgh Saxum definisce il meridiano principale di Bennu ed è la base del sistema di coordinate dell'asteroide.
Huginn Saxum e Muninn Saxum
Sono due grossi massi adiacenti l'uno all'altro chiamati con il nome dei due corvi, Huginn e Muninn, che accompagnano il dio Odino nella mitologia nordica.
Ocypete Saxum
Prende il nome da una delle arpie greche, la personificazione mezza fanciulla e mezzo uccello, dei venti tempestosi che strappano e portano via le cose dalla Terra. Ocypete Saxum si trova vicino all'origine dell'evento di espulsione di particelle da Bennu rilevato il 19 Gennaio 2019.
Strix Saxum
Chiamato come Strix, l'uccello del malaugurio della mitologia romana. Strix Saxum è un grosso masso che fiancheggia il sito secondario di raccolta dei campioni della missione OSIRIS-REx.
Amihan Saxum
Chiamato come la divinità mitologica secondo l'etnia Tagalog (Filippine), è raffigurata come un uccello ed è stata la prima creatura ad abitare l'universo. Questo grande masso piatto sembra essere parzialmente sepolto e si trova presso la Tlanuwa Regio che ha una concentrazione insolitamente alta di grandi massi.
Pouakai Saxum
E' un uccello mostruoso che uccide e mangia gli umani nella mitologia Maori (Polinesia). Il Pouakai Saxum è un masso di 10,6 m di larghezza situato nell'emisfero meridionale di Bennu, leggermente a nord rispetto al Benben Saxum.
Aetos Saxum
Prende il nome dal compagno di giochi d'infanzia del dio supremo Zeus, che fu trasformato in un'aquila da Hera nella mitologia greca. Aetos Saxum è un masso evidentemente piatto, con una forma simile ad ala, situato vicino all'equatore di Bennu.
Gargoyle Saxum
Un mostro francese simile a un drago con ali, il collo di un uccello e la capacità di sputare fuoco. Il Gargoyle Saxum è un grande masso prominente vicino al sito secondario di raccolta campioni della missione ed è uno degli oggetti più scuri presenti sulla superficie dell'asteroide.
La missione OSIRIS-REx della NASA ha stivato con successo la Sample Return Capsule (SRC) del veicolo spaziale e la sua abbondante raccolta di campioni dell'asteroide Bennu. Mercoledì 28 ottobre il team della missione ha inviato i comandi alla navicella per la chiusura della capsula, segnando la fine di una delle fasi più impegnative della missione.
Due giorni dopo il touchdown sull'asteroide Bennu, il team della missione OSIRIS-REx della NASA ha ricevuto giovedì 22 ottobre immagini a conferma che il veicolo spaziale ha raccolto materiale più che sufficiente per soddisfare uno dei suoi requisiti principali della missione: l'acquisizione di almeno 60 grammi del materiale di superficie dell'asteroide.
Nella tarda serata di ieri (alle 23:56 ora italiana) la sonda OSIRIS-REx ha terminato con successo la manovra denominata TAG (Touch And Go) per la raccolta di campioni di terreno dell'asteroide Bennu che saranno prossimamente riportati sulla Terra per essere studiati nei laboratori.
La prima missione della NASA con ritorno di campioni da un antico asteroide è arrivata al suo obiettivo, l'asteroide Bennu, il 3 dicembre 2018. La missione OSIRIS-REx è stato un viaggio lungo sette anni che si concluderà con la consegna sulla Terra di materiale, dai 60 grammi fin a 2Kg di campioni raccolti, e promette di essere la più grande quantità di materiale extraterrestre riportato dallo spazio sin dall'era Apollo. Il 26° anniversario della scoperta dell'asteroide è caduto nel settembre 2019 e da allora gli scienziati hanno raccolto numerosi dati. Ecco cosa sappiamo (e parte di ciò che speriamo di scoprire) su questo residuo incontaminato dei primi giorni del nostro Sistema Solare.
L'asteroide Bennu, attualmente allo studio della sonda OSIRIS-REx della NASA, mostra una sorprendente attività sulla sua superficie e gli scienziati stanno iniziando a capire da cosa potrebbe essere causata.
Il primo veicolo spaziale di campionamento di asteroidi della NASA sta effettuando gli ultimi preparativi per prelevare un campione dalla superficie dell'asteroide Bennu. La prossima settimana la missione OSIRIS-REx effettuerà una seconda prova della sua sequenza di touchdown, denominata "Matchpoint", esercitando le attività di raccolta dei campioni un'ultima volta prima di toccare la superficie Bennu nel prossimo autunno.
Gli asteroidi catturati nelle orbite attorno al Sole vengono bombardati dai meteoroidi, colpiti dalle radiazioni spaziali e ora, per la prima volta, gli scienziati hanno riscontrato che anche una fioca luce solare può logorarli.
La prima missione con il ritorno di campioni di un asteroide della NASA è ufficialmente pronta all'atteso touchdown sulla superficie dell'asteroide Bennu. Secondo quanto programmato dal controllo missione il primo tentativo di raccolta è previsto per il prossimo 20 ottobre.
L'Unione Astronomica Internazionale (IAU) ha approvato i nomi delle caratteristiche proposti dai membri del team OSIRIS-REx della NASA che hanno mappato l'asteroide Bennu nel corso dell'ultimo anno. Il veicolo spaziale OSIRIS-REx, la prima missione con ritorno di campioni di un asteroide della NASA, sta attualmente studiando la morfologia di Bennu in previsione delle operazioni di raccolta nella prossima estate.
Studenti universitari e ricercatori NASA che lavorano alla missione presso l'asteroide Bennu hanno osservato inaspettatamente un fenomeno a 30 mila anni luce di distanza.
Dopo l'arrivo della sonda OSIRIS-REx all'asteroide Bennu una scoperta inaspettata da parte del team scientifico della missione ha rivelato che l'asteroide poteva essere attivo o scaricare costantemente particelle nello spazio.
Dal suo arrivo a dicembre 2018, il veicolo spaziale OSIRIS-REx ha mappato l'intero asteroide al fine di identificare i punti più sicuri e più accessibili per il veicolo spaziale per il prelievo di un campione.
Dopo due anni di viaggio la sonda OSIRIS-Rex ha compiuto la complicata manovra di immissione nell'orbita dell'asteroide Bennu posizionandosi a circa 1,75 Km. dal suo centro.
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